Chi Siamo
Il sito viene proposto da Piero Cognetti, insegnante di scuola media superiore in pensione, e Carlo De Luca, medico di sanità pubblica. Entrambi appassionati di storia moderna e studiosi del movimento democratico. Le ragioni soggettive della proposta risiedono, come sottolineava Primo Levi, nella curiosità e nel piacere di sconfinare nel campo altrui1. Si ritiene tuttavia che il lavoro non specialistico di due appassionati possa avere un’utilità generale in quanto, come constatava Popper, “Il nostro oggettivo sapere congetturale trascende sempre di gran lunga i limiti di quanto un individuo può padroneggiare. Non esistono perciò autorità. Questo vale anche nell’ambito delle materie specialistiche”2. Con queste parole non si intendeva certo disconoscere l’importanza del lavoro degli specialisti che, attraverso il filtro dell’esperienza e della cultura, elaborano con competenza le informazioni raccolte per costruire teorie fondate. Molto più semplicemente si voleva esprimere il rifiuto di un’autorità scientifica in grado di includere tutto il sapere di una materia.
Il contributo dei non specialisti può risultare importante anche e soprattutto ai fini della rottura delle “teorie circolari”. A questo proposito lo stesso Popper precisava: “…le cosiddette fonti della storia ci mostrano solo quei fatti la cui registrazione sembrava abbastanza interessante, così che spesso esse contengono soli i fatti che quadrano con una teoria preconcetta. E dal momento che non sono disponibili altri fatti, non è allora spesso più possibile controllare questa o qualsiasi altra ulteriore teoria”3. Questo cortocircuito tra fonte e teoria è particolarmente vero per la storia del Risorgimento. Su evidenti parzialità di fonte si sono saldati gli interessi delle culture dominanti che, nelle loro ispirazioni prevalenti, hanno interpretato il Risorgimento come espressione del sopruso di una minoranza che ebbe poco o nulla a che fare con il popolo e del quale non bisognasse affatto andare fieri. Il preconcetto delle ideologie è venuto così a concordare con la parzialità delle fonti, realizzando quel corto circuito che rende “circolare” e difficilmente verificabile una teoria storica.
Nell’operazione di superamento di una teoria il non esperto può dare un contributo importante proprio perché si avvale di un retroterra culturale e politico evidentemente specifico ma non strutturato secondo uno schema. Egli deve certamente scegliere un punto di vista per non incorrere nell’errore di usarne un altro in modo acritico e non consapevole ma, non essendo portatore di una teoria, può essere libero sino ai limiti della spregiudicatezza nella ricerca di fatti che smentiscano una teoria storica. Nel caso specifico di questo sito il punto di vista adottato è esplicitato nella pagina relativa alla Presentazione.
1 Primo Levi. L’altrui mestiere. Einaudi, Torino, 1985.
2 Karl R. Popper. Alla ricerca di un mondo migliore. Conferenze e saggi di trent’anni di attività. Edizione CDE, Milano, 1995, p. 204.
3 Karl R. Popper. Tutta la vita è risolvere problemi. Scritti sulla conoscenza, la storia e la politica. Edizione CDE, Milano, 1996, p. 169.
Tivoli,15 novembre 2012