Satira politica
La satira politica serve a “illuminare”, coprendoli di ridicolo, quegli aspetti della politica che contrastano con il sentire comune di cui l’autore si fa interprete.
La satira al tempo del populismo
Se è vero che la satira è sempre militante, è altresì vero che per essere efficace deve saper incontrare un sentimento diffuso oltre la propria parte.
Honoré Daumier: il Michelangelo dei caricaturisti
Honoré Daumier è uno dei più grandi caricaturisti dell’Ottocento, periodo nel quale la satira si definisce ulteriormente sul piano formale e assume una esplicita connotazione politica ricevendo continui impulsi creativi dai grandi avvenimenti storici che si susseguono nel secolo.
Un “vignettista” d’eccezione: Francisco Goya
Il merito grande di Goya sta nel creare il mostruoso verosimile. Questa forza dirompente del Goya si esprime soprattutto ne “I Capricci”, la prima e più nota serie incisoria.
La caricatura nel mondo antico: appunti per una linea di ricerca
La caricatura, intesa come alterazione formale della figura con intento propriamente satirico, è un’arte antica i cui esordi possono essere ricostruiti attraverso tre fonti principali: gli ostrakon egiziani, i vasi greci, i graffiti pompeiani.
Con gli “Emblemata” di Alciato nasce la vignetta moderna
Dal primo atto di pirateria editoriale, nel 1531, nasce la vignetta moderna: la intrigante vicenda degli “Emblemata” di Andrea Alciato.
Con Bernini nasce la caricatura satirica
L’ironia nelle caricature del Bernini tra empatia e irriverenza verso i potenti.
La satira anti-italiana (quando gli immigrati eravamo noi)
Derisioni ed offese, i linciaggi, la questione sociale e gli aspetti politici attraverso l’immaginario espresso dalla vignettistica.
Il pugno di Francesco e la Commedia di Aristotele
Tutti gli integralismi religiosi accusano la satira di blasfemia. Perché la satira non è nemmeno concepibile all’interno della fede. Ma anche perché se ne teme la potenza creativa sul piano intellettuale e la carica dirompente sotto il profilo politico.
La satira piange: l’eccidio del Charlie Hebdo nella commemorazione di vignettisti e disegnatori
Nella commemorazione dell’eccidio del Charlie Hebdo la satira piange. Poche, anche se geniali, le note ironiche mentre prevale nettamente l’identificazione empatica con le vittime.