L’Europa delle divisioni
L’Europa è oggi attraversata da confini non sempre visibili ma comunque operanti che costituiscono un ostacolo al processo di integrazione e ne limitano gravemente il ruolo geopolitico.
Un “vignettista” d’eccezione: Francisco Goya
Il merito grande di Goya sta nel creare il mostruoso verosimile. Questa forza dirompente del Goya si esprime soprattutto ne “I Capricci”, la prima e più nota serie incisoria.
La caricatura nel mondo antico: appunti per una linea di ricerca
La caricatura, intesa come alterazione formale della figura con intento propriamente satirico, è un’arte antica i cui esordi possono essere ricostruiti attraverso tre fonti principali: gli ostrakon egiziani, i vasi greci, i graffiti pompeiani.
Occidente profondo
La crisi delle democrazie liberali è la risultante di diversi fattoti: una crisi economica sistemica, l’offensiva terroristica, una migrazione epocale, l’affermarsi definitivo di una governance sovranazionale.
Con gli “Emblemata” di Alciato nasce la vignetta moderna
Dal primo atto di pirateria editoriale, nel 1531, nasce la vignetta moderna: la intrigante vicenda degli “Emblemata” di Andrea Alciato.
Atlante del populismo europeo di destra
E’ ormai chiaro che con l’avvento di Trump la battaglia contro il populismo si combatte in Europa dove però la democrazia liberale è ancora più debole di come l’avesse lasciata Obama negli USA.
La crisi delle democrazie liberali
L’Occidente è oggi esposto ad un processo complessivo di disgregazione legato a una crisi economica sistemica, alla nuova offensiva terroristica, all’ondata epocale di migranti, all’affermarsi definitivo di una governance sovrapolitica.
Con Bernini nasce la caricatura satirica
L’ironia nelle caricature del Bernini tra empatia e irriverenza verso i potenti.
Regni dimenticati
Così, in Medio Oriente, le fedi superstiti e le varianti minoritarie delle religioni maggiori sono divenute oggettivamente centri di irradiazione di civiltà, piccoli ma preziosi.
Tafazzismo, patologia cronica della sinistra
E così, dopo aver sagacemente sventata la “deriva autoritaria e plebiscitaria” di Renzi, Bersani e D’Alema potranno vantarsi di aver contribuito all’impresa epica di consegnare il Paese al populismo, quello vero.